sabato 16 aprile 2011

Estratto dalla puntata Report: "Il prodotto sei tu"

Intervistatore: "Ha capito come mai sono riusciti a entrare nella sua email?"

Fregato: "Si, la presenza di una password assolutamente debole"

Voce fuori campo: "Se riescono a sbirciare l'autenticazione su una connessione protetta, figurarsi su una non protetta"

giovedì 31 marzo 2011

Così dopo un pò di tempo e 800 distribuzioni più in là, finalmente installo nuovamente il supporto al tethering su ubuntu. Molto semplice, basta installare i seguenti pacchetti:

* ipheth-dkms
* ipheth-utils
* blueman
tutto qui... :)
Chissà che a breve, visto che non riesco a stare mai fermo, mi toccherà installarli nuovamente su Gentoo o Opensuse...

lunedì 11 ottobre 2010

DDL Butti

Ho di recente letto questa affermazione:

Un disegno di legge che sembra uscito dalla penna di un uomo che non ha vissuto l'ultimo decennio, né seguito la rivoluzione del mondo dell'informazione che si sta consumando sotto gli occhi di tutti.

Guido Scorza

Guido Scorza non avrebbe trovato parole migliori per trovarmi d'accordo...

martedì 21 settembre 2010

Image prefetch with javascript

In order to perform image prefetching with javascript we need to create an Image object and insert an url in its 'src' global variable, as follows:

var img = new Image()
img.src = 'http://my_url.jpg'


Then we can attach handlers in order to be advised when fetching operation completes or when it goes wrong:

img.onload = function() {
// remove placeholder and show image
}

img.onerror = function() {
// remove placeholder and print that image loading went wrong
}


That's all, enjoy

mercoledì 5 agosto 2009

I servizi che ti leggono nel pensiero

Non avrebbe dovuto sorprendermi affatto, in fin dei conti siamo ormai abituati ai servizi intelligenti. Un esempio calzante è rappresentato dalla Google Search.

Per chi non lo sapesse la famigerata input box per effettuare le ricerche cela dietro di se un elaborato sistema intelligente che non si occupa solo di esaminare le keywords inserite al suo interno ma pensa anche a valutare semplici espressioni del linguaggio umano in modo da produrre la risposta o l'output desiderato.

Così, accedendo alla versione localizzata www.google.it, è possibile porre la seguente domanda a BigG: "Quanti giorni ci sono in 10 anni?". La risposta è ovviamente

365242199 giorni... e lui la conosce

Ovviamente non ricorda proprio tutto. In realtà non ricorda affatto! E' merito di un'analisi sintattica e semantica che BigG capisce che deve eseguire un calcolo, oppure effettuare una conversione di valuta. Tutti i dettagli a questo indirizzo:

http://www.google.it/intl/it/help/features.html

Tutto ciò non mi ha meravigliato affatto, neanche quando ho scoperto che la ricerca di "answer to life the universe and everything" produce l'effettiva risposta che un super elaboratore di una potenza inaudita ha impiegato 7 milioni e mezzo di anni per calcolare. Forse ci ha messo così tanto perché si chiamava Pensiero Profondo, o forse è Google che ci impiega così poco perché si chiama... Google (basta invocare la frase: "Per il potere di grayGoogl... ma questa è un'altra storia... ).

Ciò che invece mi ha lasciato sorpreso, la vera causa scatenante di questo inutile post, è stata una funzionalità di Google Calendar di cui non ero a conoscenza. Volendo creare un nuovo evento, e tanto pigro da non voler assegnargli una precisa ora, inserisco le testuali parole: "Trilli approda a Milano alle ore 20:40". Con mia grande sorpresa BigG prende l'iniziativa e memorizza l'evento "Trilli approda a Milano alle ore" per il giorno stabilito alle ore 20:40. E' certo, la cosa non è sorprendente e neppur perfetta, ma sono rimasto piacevolmente colpito che qualcuno abbia fatto qualcosa che pensavo e che non mi andava di fare. E chissà quante altre feature non documentate sono presenti... Provare per credere.

sabato 4 luglio 2009

Tutto funziona per rendiconto personale

Ogni giorno sento la necessità di gestire un notevole numero di contatti, dagli amici più stretti ai colleghi di lavoro. In una società in cui le informazioni da gestire si fanno sempre più numerose è senz'altro conveniente fare uso di nuove tecnologie informatiche, Internet in particolare. Strumenti software di Instant Messenging e applicazioni web come Facebook ci aiutano a organizzare ed evolvere le nostre relazioni sociali all'interno di quella grossa matassa che è chiamata Social Network.

Ritengo che ognuno di noi possa essere in grado di suddividere i propri contatti in gruppi (familiari, amici, colleghi), catalogandoli secondo le proprie esigenze. Il bisogno della suddivisione in gruppi si fa più evidente quando il numero dei contatti comincia a crescere. A questo si aggiunge la necessità di utilizzare una visione aggregata dei propri contatti, cercando di averli tutti in un singolo posto e a portata di mano. Dovendo gestire 200 contatti, è certo che nessuno di noi li conservi una parte sul telefonino, una parte sul computer, una parte sulla penna USB, una parte sulla rubrica cartacea e una parte nella propria testa. E' certo invece che il mezzo preferito di memorizzazione rimane sempre il telefonino. Questo significa che ognuno di noi ha già tutti i propri contatti con se? Probabile, anche se lo escludo per la maggior parte delle persone.

Proverò a rispondere alle seguenti domande:
1. I numeri che ho sul cellulare corrispondono con quelli sul PC o sulla rubrica cartacea? Risp. Quasi sempre NO
2. Gli indirizzi email che ho sul cellulare corrispondono con quelli sulla mia rubrica GMail (Hotmail, Libero, MSN, etc.)? Risp. Quasi sempre NO
3. I nickname degli amici che ho sul cellulare corrispondono con quelli di Live Messenger? Risp. Sicuramente NO

Ammesso che le domande precedenti avessero una risposta affermativa, cosa succederebbe se un amico cambiasse numero di cellulare o indirizzo di posta elettronica o contatto Messenger? Dovremmo aggiornare tutti i posti in cui abbiamo tenuto traccia del nostro amico? Non sarebbe più semplice che se il nostro amico cambiasse una sua informazione personale i nostri strumenti di informazione verrebbero aggiornati automaticamente?

Alcuni avranno da obiettare: "Vuoi reinventare la ruota?". Sono consapevole che la ruota esiste già, eppure penso che non sia dotata di buoni pneumatici, o meglio, che i pneumatici non siano completamente adatti al terreno sottostante. Mi spiego meglio, se passate mezza giornata su Facebook a organizzare i vostri contatti in liste, gruppi per intenderci, vi aspettate che il telefonino prenda l'iniziativa e faccia lo stesso? Organizzare i contatti anche su Live Messenger e sul telefonino porterebbe via altro tempo. E se decidessimo di fare un cambiamento su facebook? Dovremmo farlo di conseguenza sul telefonino e su Live Messenger!

Questo intendo per visione aggregata. Avere un posto dove poter gestire tutti i propri contatti e accedere alle informazioni ovunque si voglia. Informazioni che ovviamente saranno rese consistenti mediante opportune operazioni automatiche di sincronizzazione. Indipendentemente dal mezzo utilizzato, gli amici, i familiari, i colleghi di lavoro e i compagni di scuola rimangono gli stessi, e dipendono dal singolo individuo ai quali essi appartengono. Suddividere gli amici in gruppi rappresenta una logica più alta dello strumento di memorizzazione nei quali essi sono contenuti.

Facendo un giro sul web ci si rende conto che esiste un'enorme varietà di siti Social Network, molti dei quali specifici come Linkedin per le relazioni di lavoro e Meetic per cercare un partner. Facebook, uno tra i fenomeni più significativi dei nostri tempi, è usato all'ordine del giorno per restare in contatto con tutti. Tale fenomeno ha subito un'ulteriore crescita quando è stata avviata per gli sviluppatori una piattaforma che permettesse di progettare applicazioni strettamente collegate con Facebook e di conseguenza con i suoi milioni di utenti. Quello che mi lascia perplesso è l'aver scoperto che tutte le informazioni accessibili all'esterno sono soggette a delle pesanti restrinzioni contenute nei Termini e Condizioni d'uso. Ad esempio non è possibile conservare alcune informazioni per più di 24 ore, oppure non è possibile esporle pubblicamente, nemmeno sotto consenso diretto dell'utente interessato. A gravare la situazione si aggiunge l'impossibilità di modificare le proprie informazioni personali attraverso un'applicazione web esterna a facebook o mediante un software.

Quello che mi viene da pensare è che l'azienda abbia fissato appositamente tali politiche di accesso in modo da non spostare l'attenzione degli utenti su altri fronti. Immaginiamo un sito web molto più funzionale di Facebook, che permettesse di comunicare con gli stessi utenti di Facebbok. Sarei senza dubbio almeno incuriosito a provarlo, e come me tanti altri. Ecco perché a Facebook non conviene offrire accesso completo alle informazioni che memorizza. Perché avere tante informazioni rappresenta potere. Disporre di milioni di utenti implica potere economico. E risulta quindi evidente la gara (battaglia per la precisione) a chi si aggiudica prima il maggior numero di utenti, a scapito degli utenti stessi.

E pensare che tutto era partito dalla domanda: "Perché devo aprire per forza la mia pagina web di Facebook per modificare l'elenco dei MIEI contatti? E perché in una piattaforma così piena di schifezze come Facebook posso fare di tutto tranne che gestire i MIEI contatti in maniera automatica dall'esterno?"

... forse perché in realtà si tratta dei LORO contatti.

venerdì 26 giugno 2009